Siate forti, il Signore è con noi e non ci abbandona!
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Comunicati e notizie
16-03-2020
SIATE FORTI, IL SIGNORE È CON NOI E NON CI ABBANDONA!
Carissimi tutti!,
siamo tutti obbligati a starcene a casa, non è facile, ma quanto è avvenuto ci obbliga alla responsabilità per noi stessi, per i nostri cari, per tutti gli altri, ma direi soprattutto verso coloro che ci hanno ridonato la vita, che scopriamo è davvero il bene più prezioso rispetto a economia, sport, e libertà varie…Certo che lo Stato è riuscito a mettere in Quaresima credenti e  non credenti e forse non solo per i tradizionali 40 giorni. Ma noi siamo chiamati a trasformare questa “disgrazia” anche in una “grazia”, cioè in un momento prezioso per rientrare in noi stessi e verificare la scala dei nostri valori, ciò in cui crediamo e speriamo. Sia mo come in un deserto, di relazioni, di libertà, di speranza, di tante cose....ma dice la Bibbia il deserto fiorirà e ce lo diremo alla Messa non più di Primavera, sarà in estate? Comunque non ci saranno solo i fiori ma già i frutti!
Siamo in mezzo a una tempesta come, ricordate, la famosa pagina del Vangelo, certo anche gli apostoli furono presi dalla paura, da un dio (Gesù Cristo) che ai loro occhi era disattendo alla loro situazione, anzi dormiva, eloquenti sono le parole di Pietro: “Signore non t’importa che moriamo?” Ma non era così, Egli non ci abbandona, fidiamoci di lui. Vi ricordo con amicizia e affetto. E non da ultimo ricordiamoci con riconoscenza ed affetto di tutti i medici e gli operatori ospedalieri che stano dando una grande testimonianza di umanità, amore e professionalità vera a tutti noi, all'Italia e al mondo intero.
vostro don Maurizio

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?». Mt 8,23-27
Siamo chiamati a passare all’altra riva ma può succedere, una volta iniziata la traversata, di essere travolti dalla tempesta. Gesù non ha un nido, una tana dove riposare: la fede non è un comodo rifugio che ci protegge dalle disgrazie della vita, al discepolo la sofferenza non è evitata. Allora può succedere, e ci succede, di trovarci in mezzo ad una bufera, di esserne travolti, di avere l’impressione che tutto ci crolli intorno. E che Dio, nel frattempo, dorma beato. Abbiamo creduto alla Parola, ci siamo convertiti, abbiamo accolto nella nostra vita il volto luminoso del Dio di Gesù, siamo diventati discepoli sull’onda dell’entusiasmo. Poi, alla prima difficoltà, sembra che tutto crolli. Un problema di salute, o sul lavoro, o in famiglia… ed ecco che tutto sembra precipitare in un baratro: ci assalgono dubbi di fede. E se ci fossimo sbagliati? Se Gesù non fosse così come abbiamo immaginato che sia? È normale che ciò avvenga, è normale che durante la traversata più e più volte la nostra fede venga messa alla prova dalle turbolenze della vita. Rassicuriamoci allora: il Signore è sempre con noi, anche se sembra dormire, è sulla nostra barca, non abbiamo paura!
 

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