Non potevamo non commentare positivamente il pellegrinaggio apostolico, complicato e pericoloso, che con forza Papa Francesco ha voluto compiere in terra d'Africa. Sentire forte dentro di sé questo dovere di esercitare il ministero di Pietro, di annunciatore del Vangelo, cioé della Bella Notizia, di pace in un contesto di tensioni e di Guerra Civile in corso é davvero un grande segno di Avvento, un prezioso dono natalizio che Francesco fa a tutta l'Umanità, ma a quelle popolazioni in primis. Sabato scorso all'Auditorium del Centro Culturale delle Grazie a Udine, il capitano Gregorio De Falco, con un'umanità e convinzioni rare, ha detto questo, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, fare il suo pezzettino e le cose possono cambiare in meglio, ebbene dobbiamo riconoscere che Francesco non smette di testimoniarci concretamente questa realtà e possibilità, sperando contro ogni speranza. Tra le tante, anche queste sono sue parole: "Dobbiamo dunque rimanere uniti perché cessi ogni azione che, da una parte e dall'altra, sfigura il Volto di Dio e ha in fondo lo scopo di difendere con ogni mezzo interessi particolari, a scapito del bene comune".