Testimonianza di Lidia
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
Podcast
28-04-2007
OCCHIELLO
TESTIMONIANZA DI LIDIA
In occasione della conferenza regionale sulla donazione e trapianto d'organi svoltasi a Gradisca d'Isonzo
Vorrei poter far capire, ai tanti genitori che si trovano nella condizione di disperazione, per aver subito la perdita di un figlio, che bisogna guardare avanti, nella speranza di raggiungerli, quando anche noi saremo chiamati a lasciare  questa vita.

Premetto che sono una credente convinta e che il mistero della vita e della morte non riusciremo mai a svelarlo.

Ogni dolore può essere insopportabile, ma la legge contro natura è la più difficile battaglia! Pero,con la volontà e l'aiuto di chi ci guarda da lassù, possiamo riuscire a vivere abbastanza sereni.

Con difficoltà intellettuale, cerco di spiegare quello che la vita ci ha riservato e come, nonostante queste dure prove,    abbiamo trovato la forza per poter essere d'aiuto al prossimo.

Dunque questo preambolo per dire che due dei nostri figli hanno preso il volo e io, quando mi trovo in qualche serata sanitaria nelle scuole per far capire l'importanza del dono degli organi, spiego appunto con parole semplici, quale sia il valore di tale gesto, perché un figlio aveva espresso  il desiderio di donare i propri organi, a poche ore dal trapasso, ma , nel 1984 non era molto avanti questa scienza, 20 anni dopo invece sono stati donati tutti gli organi.

Un messaggio voglio dire, ai troppi famigliari che piangono i loro cari: di non torturarsi con il chiedere perché (nessuno ci darà la giusta risposta!) e aggiungo ancora che, con la serenità, riusciamo a essere in pace anche con chi, magari, è stato involontariamente artefice del nostro dolore. Credo che nessuno si alzi la mattina pensando di fare del male al prossimo.

Per questo vorrei lanciare un messaggio di speranza a tutti, ma soprattutto ai trapiantati, perché portino con cura quel testimone e non lo lascino cadere! Questa è la mia piccola testimonianza, ma se una madre potesse esprimersi, non basterebbe un grande libro.

Ivo, Lorenzo e Aldo ci guardano.

Ivo aveva 20 anni, il nipotino Lorenzo di mesi ne aveva 15 e Aldo ora avrebbe 45 anni
Vorrei poter far capire, ai tanti genitori che si trovano nella condizione di disperazione, per aver subito la perdita di un figlio, che bisogna guardare avanti, nella speranza di raggiungerli, quando anche noi saremo chiamati a lasciare  questa vita.

Premetto che sono una credente convinta e che il mistero della vita e della morte non riusciremo mai a svelarlo.

Ogni dolore può essere insopportabile, ma la legge contro natura è la più difficile battaglia! Pero,con la volontà e l'aiuto di chi ci guarda da lassù, possiamo riuscire a vivere abbastanza sereni.

Con difficoltà intellettuale, cerco di spiegare quello che la vita ci ha riservato e come, nonostante queste dure prove,    abbiamo trovato la forza per poter essere d'aiuto al prossimo.

Dunque questo preambolo per dire che due dei nostri figli hanno preso il volo e io, quando mi trovo in qualche serata sanitaria nelle scuole per far capire l'importanza del dono degli organi, spiego appunto con parole semplici, quale sia il valore di tale gesto, perché un figlio aveva espresso  il desiderio di donare i propri organi, a poche ore dal trapasso, ma , nel 1984 non era molto avanti questa scienza, 20 anni dopo invece sono stati donati tutti gli organi.

Un messaggio voglio dire, ai troppi famigliari che piangono i loro cari: di non torturarsi con il chiedere perché (nessuno ci darà la giusta risposta!) e aggiungo ancora che, con la serenità, riusciamo a essere in pace anche con chi, magari, è stato involontariamente artefice del nostro dolore. Credo che nessuno si alzi la mattina pensando di fare del male al prossimo.

Per questo vorrei lanciare un messaggio di speranza a tutti, ma soprattutto ai trapiantati, perché portino con cura quel testimone e non lo lascino cadere! Questa è la mia piccola testimonianza, ma se una madre potesse esprimersi, non basterebbe un grande libro.

Ivo, Lorenzo e Aldo ci guardano.

Ivo aveva 20 anni, il nipotino Lorenzo di mesi ne aveva 15 e Aldo ora avrebbe 45 anni

Leggi la nostra Privacy Policy e la nostra Cookie Policy