Partecipazione, emozione e commozione durante la Giornata regionale della Riconoscenza, che l’Associazione Donatori Organi è tornata a celebrare dopo gli anni pandemici questa mattina all’Auditorium Comelli della Regione, a Udine.
Un’occasione per sottolineare l’atto supremo di solidarietà e ringraziare con 169 attestati i familiari dei donatori di organi degli ultimi 4 anni. Come è stato ricordato, infatti, la testimonianza di queste esperienze è il veicolo più forte perché le persone scelgano di donare, garantendo altri granelli di vita ad altre persone, come ricordato anche dalla clessidra, simbolo che da 48 anni rappresenta Ado.
Il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni più virtuose nel dono degli organi con circa 350 donatori coinvolti ogni anno. Ma il messaggio che è stato lanciato è che anche le persone anziane possono e devono contribuire.
Per mantenere alto il numero di consensi alla donazione, è stato ricordato come il luogo cruciale siano le Anagrafi
Tra i momenti più intensi, la testimonianza della madre di Silvia Piccini, la giovane ciclista di Gradisca di Sedegliano morta nel 2021 a soli 17 anni, la cui donazione ha restituito speranza a diversi pazienti, tra cui sei bambini. Profondamente toccante anche l’intervento di Elena Fabbro, una trapiantata che ha raccontato il proprio percorso di rinascita grazie alla donazione.
La cerimonia è stata impreziosita dalla consegna delle targhe di benemerenza e menzioni alla memoria di professionisti che hanno segnato la storia della medicina trapiantologica in Friuli Venezia Giulia, e da alcuni intervalli toccanti, come il monologo di Roberto Benigni, portato in scena dall’ex presidente del Teatro Giovanni Nuovo da Udine Gianni Nistri, che ha ricordato come il dono, sia un atto d’amore e quindi un gesto travolgente. (da: www.telefriuli.it).
Presente anche l'arcivescovo di Udine mons. Riccardo Lamba che ha tenuto un significativo intervento su dono degli organi ed Eucaristia.