Buon Natale! Ma è davvero buono questo Natale con le tante ombre che ci avvolgono, con quel resoconto da bollettino di guerra delle centinaia di morti ogni giorno per Covid e altro, ben coscienti che dietro questi numeri ci sono volti, storie e famiglie che piangono?
Forse è difficile dirlo e lo si deve fare con tanto rispetto perché questo Natale è bagnato dalla sofferenza, ma questo tempo può farci riscoprire un Natale più semplice e sobrio, ma soprattutto più profondo e più bello.
Una festa per riscoprire il bisogno di parole buone e l’impegno a farlo diffondendo nel nostro piccolo una specie di contagio del bene e della speranza. Quanto bisogno c’è, in questo tempo di distanziamenti e purtroppo anche di sospetti gli uni degli altri per via del possibile contagio, di “dare e ricevere gesti di gentilezza, che aiutano a vivere, di “parole che ci infondano speranza e coraggio”.
Ma non meno di gesti, semplici, come il Natale di Gesù “impone”, una visita, una telefonata, un biglietto augurale ma scritto a mano, una qualsiasi cosa che faccia capire all’altro che è nei nostri pensieri, che ci sta a cuore, che non ci siamo dimenticati di lui o di lei.
Lo sento vero anch’io nelle telefonate di chi lontano o vicino negli anni ha ricevuto il dono di una nuova vita, e ancor più di chi ha perso un figlio, un genitore e ha avuto la grandezza di cuore di donare qualcosa del congiunto per la vita di altri, telefonate tra le lacrime con il cuore che batte, magari con una ferita che si riapre ma che certamente viene curata dal balsamo del Signore che si serve di noi.
A tutti Buon Natale!
don Maurizio