L'omaggio a San Giovanni Paolo II
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Comunicati e notizie
27-05-2024
L'OMAGGIO A SAN GIOVANNI PAOLO II
L’Oratorio “…Da un Paese lontano” eseguito dal coro Santo Spirito di Gradisca d’Isonzo è stato un atto di riconoscenza di don Maurizio nel ventesimo del trapianto.
Una serata da ricordare per molto tempo quella di domenica scorsa al santuario del Preval in occasione dell’esecuzione dell’Oratorio “…Da un Paese lontano” in onore di san Giovanni Paolo II, eseguito dal coro Santo Spirito di Gradisca d’Isonzo.
L’appuntamento, inserito nel maggio musicale del Preval, è stato un atto di riconoscenza di don Maurizio nel ventesimo del trapianto e della vita nuova durante il quale è stato accompagnato dalla preghiera e dal ricordo del Papa santo. Dopo un temporale pomeridiano, il cielo sovrastante la Vallata è diventato sereno, tanti fedeli hanno raggiunto la chiesa per il rosario, cui è seguita l’esecuzione artistica, una vera e propria preghiera in un’atmosfera altamente spirituale, sia per i testi scelti, tutti di Wojtyla, sia per i canti a commento degli stessi, brani polifonici di monsignor Frisina scritti dall’autore per il Papa nel corso del suo lungo pontificato.

Al termine don Maurizio ha impartito su tutti la benedizione con la Reliquia del sangue che troneggiava sotto l’imponente statua del Papa polacco presente nella chiesa.

Ha preso quindi la parola il sindaco di Mossa, dr.ssa Emanuela Russian che, dopo aver ringraziato il coro per l’alta e  rara esecuzione, ha saputo cogliere, con profondità e finezza, da una parte il messaggio e significato dell’evento artistico, il suo richiamo a un esame di coscienza personale e dall’altra il valore profetico dei pensieri del Papa che seppure lontani nel tempo mantengono tutta la loro freschezza anche perché i suoi desiderata sono ancora da costruire in un mondo che è peggiorato sotto tutti i punti di vista, primo fra questi, quello della pace mancante in tante parti del mondo e nella nostra Europa.

Ha preso poi la parola il parroco don Moris condividendo il pensiero del sindaco e lodando nuovamente il coro per aver posto un particolare segno con la sua presenza in un luogo e santuario a tanti molto caro.

La serata si è conclusa con un omaggio a Maria, Regina dei Popoli, canto studiato per l’occasione, il famoso Ave o Vergine us saludi. Le campane a festa hanno poi riempito la vallata e salutato i fedeli sulla strada del ritorno, con un cuore ricco della musica, della preghiera e dei messaggi ricevuti.
 
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