Pensieri... XII Domenica del Tempo ordinario
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
24-06-2017
PENSIERI... XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica 25 giugno 2017
Risuona più volte oggi nel brano del Vangelo di Matteo, quel comando di Gesù: “Non abbiate paura”, certo esso vuol dire non abbiate paura delle cose del mondo, degli eventi della storia…ma soprattutto, facendo memoria del grido di San Giovanni Paolo II all’inizio del suo pontificato, quel “Non abbiate paura”, è riferito a fidarvi del Signore e infatti egli disse…non abbiate paura, aprite anzi spalancate le porte a Cristo!
Da cosa dipende questo non aver paura? Dal fatto ci dice sempre il vangelo di oggi che Dio si prende cura di tutti, abbiamo sentite le immagini cariche di suggestione…Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
 
Scrive a questo proposito padre Ermes Ronchi:
Ogni volta, di fronte a queste parole provo paura e commozione insieme: la paura di non capire un Dio che si perde dietro le più piccole creature: i passeri e i capelli del capo; la commozione di immagini che mi parlano dell'impensato di Dio, che fa per te ciò che nessuno ha fatto, ciò che nessuno farà: ti conta tutti i capelli in capo e ti prepara un nido nelle sue mani. Per dire che tu vali per Lui, che ha cura di te, di ogni fibra del corpo, di ogni cellula del cuore: innamorato di ogni tuo dettaglio.
Eppure questo succede nel mondo ogni giorno, quanti innocenti che muoiono…in giustizie, violenze…è dio che le vuole che le fa? Stando al proverbio… “non cade foglia che Dio non voglia”, dovremmo pensare di sì… Ma il Vangelo non dice questo, assicura invece che (per usare l’immagine) neppure un passero cadrà a terra senza che Dio ne sia coinvolto, che nessuno cadrà fuori dalle mani di Dio, lontano dalla sua presenza. Dio sarà lì.
Perché troppe cose si fanno e accadono oggi nel mondo contro il volere di Dio.
Questo messaggio di speranza e fiducia che viene soffocato da mille messaggi presenti oggi nella nostra vita, dovremmo invece, ci dice il vangelo, annunciarlo sui tetti che erano le terrazze di una volta in Palestina, sul posto di lavoro, nella scuola, negli incontri di ogni giorno annunciate che Dio si prende cura di ognuno dei suoi figli, che nulla vi è di autenticamente umano che non trovi eco nel cuore di Dio. Ma come dice il documento pastorale del concilio Vaticano II Gaudium et Spes, questa realtà sta a cuore anche alla Chiesa: Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore.
Chiudo questa riflessione ancora con le parole di Padre Ermes Ronchi con quell’invito di Gesù così rassicurante:
Non abbiate paura, voi valete! Che bello questo verbo! Per Dio, io valgo. Valgo di più, di più di molti passeri, di più di tutti i fiori del campo, di più di quanto osavo sperare. E se una vita vale poco, niente comunque vale quanto una vita.
Prendiamo dunque coraggio e ringraziamo il Signore di questo amore che egli ha per noi.
don Maurizio Qualizza
 

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