III Domenica di Pasqua
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
  • top
RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
12-04-2018
III DOMENICA DI PASQUA
Domenica 15 aprile 2018
Parlano in fretta, i due discepoli di Emmaus, forse con un nodo alla gola dallo shok, scossi da quell’incontro sulla via con quel pellegrino.
Il loro incontro col Risorto è stato segnato da quella frase sconcertante: noi speravamo. La speranza declinata al passato.
Del resto non sapevano probabilmente i particolari di ciò che era accaduto a Gerusalemme se non della morte…solo allo spezzare il pane l’avevano riconosciuto. Gli apostoli ascoltano… confermano le tante notizie…e mentre parlano di questo “lieto annuncio” cioè Vangelo…Egli appare si manifesta. Quando raccontiamo agli altri la nostra esperienza di fede, quando l’incontro con Dio trasuda dalle nostre parole, Gesù si manifesta nel cuore di chi ci ascolta.
È così, la fede, un comunicare da bocca a orecchio. Da cuore a cuore, dentro una relazione non fatta di carta stampata...di mail, wattsapp…o altro…Ma hanno paura. Paura non del Risorto, ma che sia un’illusione, un trucco, un inganno. E i dubbi, pronti, sono lì…sulla porta del cuore…Hanno paura di credere, di osare…
Di affidarsi a un evento inedito…mai visto, mai sentito…E credevano di vedere un fantasma…
Quante volte la nostra fede, Dio stesso è ridotto a un fantasma, qualcosa di impalpabile…per questo Gesù mostra le ferite, chiede da mangiare a Tommaso dirà “metti qui il tuo dito nei fori”…E se stiamo attenti, soltanto un po’ di pesce arrostito condiviso a convincerli. Un gesto di assoluta concretezza, di umanità, di quotidianità. Come a dire a noi oggi che la fede é concreta…fatta di gesti (noi diciamo di carità di amore…di solidarietà…). E dall’incontro con Gesù risorto, viene a noi la pace, quella che ci deriva dalla certezza di essere amati, quella pace… un’irrealistica utopia di un mondo che, invece di andare verso l’unità, sembra esplodere nell’odio e nella violenza… anche di questi giorni, una pace capace di sperimentare l’onnidebolezza di Dio che muore sulla croce. Sì gli apostoli hanno, prima di noi, hanno dubitato, come noi, eppure quella è la strada, l’unica percorribile, l’unica vera.
Certo viviamo in mezzo alla violenza, alle contraddizioni, dentro un mondo-società che si sono allontanati da Dio eppure siamo salvati e redenti, risorti con Cristo, cerchiamo le cose di lassù, dove è seduto il Cristo.
Chiediamo al Signore in questa Eucaristia pasquale di poter crescere in questa fede in Lui.
don Maurizio

 

Leggi la nostra Privacy Policy e la nostra Cookie Policy