PENSIERI... XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
16-10-2016
PENSIERI... XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica 16 ottobre 2016
La prima domanda che potrebbe sorgere nell’ascoltare oggi questo Vangelo è: ma con la vita di oggi com’è possibile pregare sempre?
Devo far questo, devo far quello, rispondere a tante esigenze, domande, necessità…non vivo mica in clausura…No, no!
Già san Benedetto aveva messo nella sua regola “l’ora et labora”…bisogna anche lavorare certo….La preghiera di cui parla Gesù non va confusa con “il recitare preghiere senza interruzione, Gesù stesso l'ha detto: quando pregate non moltiplicate parole.” Pregare è come amare, tu se ami una persona la ami non solo quando la hai davanti, ma sempre anche quando è lontana, non la vedi, stai facendo altre mille cose, così Dio.
Dice Sant’Agostino che «il desiderio prega sempre, anche se la lingua tace. Se tu desideri sempre, tu preghi sempre». Ma è bello soffermarsi oggi sulla parabola che Gesù ci offre, la preghiera di una vedova, una bella figura di donna, una donna che non si arrende, fragile e forte al tempo stesso. Ha subito ingiustizia e non si arrende…e anche se quel giudice è un corrotto, il vangelo dice infatti…”… un giudice che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno.”, il vangelo dice che le farà giustizia, che interverrà, almeno per non essere più importunato…E il brano si conclude….”E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente.”
Ecco l’esempio, dobbiamo essere come quella vedova, che senza nome, senza volto, rappresenta tutta quell’umanità indifesa, sopraffatta dai potenti, dalle leggi, da un cattivo destino…Non dobbiamo cioè perder la speranza, la fiducia che Dio interverrà…ma lo dobbiamo chiedere con una preghiera fiduciosa…
Purtroppo forse tutti un po’ ci siamo stancati di pregare...convinti ormai che Dio non esaudisce le nostre preghiere…Un martire del nazismo, pastore protestante, Bonhoeffer diceva: «Dio esaudisce sempre, ma non le nostre richieste bensì le sue promesse». E il Vangelo ne è pieno: non vi lascerò orfani, sarò con voi, tutti i giorni, fino alla fine del tempo. Cioè non si prega per cambiare la volontà di Dio, ma il cuore dell'uomo. Non si prega per ottenere, ma per essere trasformati.
Sia questa oggi la nostra preghiera al Signore, nella certezza che ci ascolta e non si è dimenticato di noi.
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