Pensieri... Terza domenica di Quaresima
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
17-03-2017
PENSIERI... TERZA DOMENICA DI QUARESIMA
Domenica 19 marzo 2017
Così siamo giunti già alla terza domenica di Quaresima, l’incontro di Gesù con la  Samaritana, e a tutti coloro che in qualche misura si riconoscono nella sua vicenda, Gesù fa proprio nel vangelo di questa domenica una proposta radicale: cercare un'altra "acqua", dare un senso e un orizzonte nuovo alla propria vita. Un orizzonte eterno! "L'acqua che io darò diventerà in lui sorgente che zampilla per la vita eterna". Eternità è una parola caduta in "disuso", per l’uomo d’oggi vale il tutto e subito, oggi so, domani non so…domani chissà? Anzi l’eternità é diventata forse anche una specie di tabù per l'uomo moderno. Si crede che questo pensiero possa distogliere dall'impegno concreto della vita, dei propri doveri…, che sia un'evasione, uno "sprecare in cielo i tesori destinati alla terra". Ma qual è il risultato? La vita, il dolore umano, tutto diventa immensamente più assurdo. Si è persa la misura. Se manca il contrappeso dell'eternità, ogni sofferenza, ogni sacrificio appare assurdo, sproporzionato, ci "sbilancia", ci butta a terra, ci toglie l’anima come si dice.
S. Paolo ha scritto: "Il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria". In confronto all'eternità della gloria, il peso della tribolazione gli appare "leggero"(a lui che nella vita ha sofferto tanto!) proprio perché "momentaneo". Infatti, aggiunge: "le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne"(Cor 4, 17-18). "Chi beve di quest'acqua avrà ancora sete", ha detto Gesú alla Samaritana, lo vediamo in chi ha sete di soldi, di potere, di godere, mai sazio, vuole sempre di più, anche calpestando gli altri…. Bisogna cercare l'infinito in alto, non in basso; al di sopra della ragione, non al di sotto di essa, nelle ebbrezze irrazionali. È chiaro che non basta sapere che esiste l'eternità, bisogna anche sapere come si fa a raggiungerla. Chiedersi come il giovane ricco del Vangelo: "Maestro che devo fare per avere la vita eterna?", per trovare l’acqua che mi disseta?. Leopardi, nella poesia "L'Infinito", parla di una siepe, che "da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude". Cos'è per noi questa "siepe", l'ostacolo, che ci impedisce di spingere lo sguardo verso l'orizzonte ultimo, quello eterno? La Samaritana, quel giorno, capì che qualcosa doveva cambiare nella sua vita se voleva ottenere la "vita eterna", perché la troviamo di lì a poco trasformata in una evangelizzatrice che racconta a tutti, senza vergogna, quello che le ha detto Gesù.
Se volete questa Quaresima è il nostro pozzo, Gesù ci aspetta, fermiamoci un momento, parliamo con Lui, soprattutto ascoltiamolo e Lui quell’acqua ce la darà da bere…
don Maurizio
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