Pensieri... Terza Domenica di Pasqua
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
30-04-2017
PENSIERI... TERZA DOMENICA DI PASQUA
Domenica 30 aprile 2017
Che cosa ci impedisce di riconoscere il Cristo che cammina accanto a noi? Non solo cose esterne, neppure il mondo che è cambiato, la società che si è scristianizzata, il disinteresse degli altri per Dio e per la Chiesa, la causa sta in noi, è dentro di noi, nel nostro cuore, nella nostra vita…
Forse anche noi abbiamo cambiato le nostre convinzioni, abbiamo dei preconcetti che ci impediscono di riconoscere il Signore, pellegrino tra noi pellegrini! Il Vangelo è molto chiaro e, nostro malgrado, l'esperienza lo conferma. Così abbiamo sentito nei vangeli di questi giorni che ci parlavano delle apparizioni di Gesù risorto, neppure Maria Maddalena… incontra il Signore risorto, ma, anche lei non lo riconosce…(credeva fosse l’ortolano)…stretta, paralizzata nel suo dolore…a volte il dolore è tutto ciò che ci resta nell’amore perduto, della persona a noi cara che non c’è più…
Anche i due discepoli del racconto di Luca erano come avvolti nella tristezza, nella delusione; forse nutrivano anche del rancore nei confronti di Gesù: si erano illusi che fosse lui il Messia liberatore atteso da secoli, avevano osato scommettere su di Lui...
E avevano perso la scommessa.
ai requisiti che cercavano... Fine del sogno! Ebbene, i due di Emmaus non avevano capito nulla della persona di Cristo; è il senso del rimprovero che Gesù muove loro, lasciandoli senza parole.
E poi spiega. Ripercorre, passo dopo passo, la storia sacra, evidenziando i punti importanti della Rivelazione sul Messia.
Ecco il primo insegnamento: non fidiamoci di quello che abbiamo già capito su Gesù, dell'idea che ci siamo fatta su di Lui...ci saremo fatti un'idea di Dio e del Vangelo, no? Bene, proviamo, qualche volta, a confrontare questa idea con il testo ispirato. Liberiamoci, almeno noi, della convinzione che basti aver letto un po' di Bibbia da ragazzi, per credere di conoscerla...aver fatto il catechismo della comunione e della cresima…
Abbiamo bisogno di incontrarci continuamente sulla strada della vita con il Signore e il Signore risorto presente nella sua Chiesa e Lui ci parla, ci dice, ci richiama alla mente e al cuore…
Noi pensiamo che Gesù non sia interessato a noi, alla nostra vita, ma abbiamo sentito cosa ha riportato la pagina del Vangelo….
Gesù accetta l'invito dei discepoli ad entrare in casa per cenare insieme con loro; la cena, in verità, è una celebrazione eucaristica. E i due lo riconoscono proprio nel gesto liturgico dello spezzare il pane. Evidentemente, quel gesto lo avevano visto fare più di una volta dal Signore, tanto che quel gesto si era impresso nella loro memoria e nel loro cuore; era diventato il gesto caratteristico del Maestro.
Ogni domenica celebriamo quel gesto: anche noi siamo chiamati a riconoscere Cristo presente nel segno del pane spezzato.
Ma il Vangelo dice ancora dell'altro: "Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme...": il banchetto eucaristico non è solo per noi, non serve soltanto a nutrire il nostro desiderio di Dio, la nostra fame di amore; anche noi dobbiamo partire, senza indugio, e annunciare che il Signore è risorto e lo abbiamo riconosciuto nel sacramento dell'altare, nell’esperienza di Chiesa, di Comunità.
Il battesimo che tutti abbiamo ricevuto, ci “obbliga” a vivere la fede, che significa ascolto della Parola, la partecipazione attiva alla mensa del Signore (la Messa) e l'annuncio, la testimonianza nella vita di ogni giorno……..
Questi non sono degli optional…
Noi non possiamo tacere ciò che abbiamo udito! ci dice san Giovanni nella sua prima lettera…del messaggio, dell’annuncio di questa domenica di Pasqua, facciamone tesoro…
don Maurizio Qualizza
 
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