Pensieri... Sesta Domenica di Pasqua
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
21-05-2017
PENSIERI... SESTA DOMENICA DI PASQUA
Domenica 21 maggio 2017
Se mi amate osserverete i miei co­mandamenti. Il Vangelo oggi comincia con una parola di delicatezza e di rispetto: se mi amate... E quel …"Se" é un punto di partenza così umile, così libero, così fidu­cioso. Il Figlio di Dio che si fa mendicante d'amore, un amore il suo che rende amabile l’altro che lo apre a una vita più bella…E ci chiama a riscoprire la verità dell’amore che oggi si è persa, si è perso proprio il senso della parala amore, amare…Non sentiamo forse troppo spesso alla Tv: che qualcuno uccide il coniuge per amore, che uno accompagna l’altro in Svizzera all’eutanasia e per motivare usa la parola “amore”. L’amore di cui parla Gesù è di un altro tipo, è un amore povero ma che ti fa ricco, è un amore che non obbliga ma invita, è un amore che non schiaccia, ma solleva e dà dignità!
Per intuire l’amore di Dio e l’amore di Dio per noi, dobbiamo coniugarlo con un’altra parola, “povertà”….La povertà materiale di Betlemme, di Nazaret, del Calvario è segno di una povertà molto più profonda. Povertà immensa di Dio, infinita, assoluta, senza la quale non possiamo affermare che Dio è amore. Il Padre onnipotente è dunque un mendicante di amore; la sua onnipotenza" d’amare lo rende "completamente" mendicante e "completamente" povero: egli è la povertà in tutta la sua potenza.
E in questo passo del Vangelo di Giovanni, per la prima volta, Gesù chiede esplicitamente di essere amato. Il suo comando finora diceva: Amerai Dio, amerai il prossimo tuo, vi amerete gli uni gli altri come io vi ho amato, ora aggiunge se stesso agli obiettivi dell'amore. Ma non rivendica amore, lo spera….”se”…..
Ma amarlo è possibile solo con una comunione profonda……… Gesù cerca spazi, spazi nel cuore, e noi possiamo diventare come lui…osserveremo davvero i suoi comandamenti che sono non le 10 parole di Mosé….ma il suo stile, atteggiamento registrato dal Vangelo……….sono quei gesti che riassumono la sua vita, che vedendoli non ti puoi sbagliare……..Lui che si perde dietro alla pecora perduta, dietro a pubblicani e peccatori, che fa dei bambini i grandi del suo regno, che ama per primo, che ama in perdita, che ama senza aspettare di essere ricambiato, Lui che si cinge un asciugamano e lava i piedi, Lui che spezza il pane…
E poi quelle parole finali: “Non vi lascerò orfani:”…resterà presente per sempre in mezzo a noi con il dono dello Spirito, ci lascerà fisicamente (domenica celebreremo l’ascensione di Gesù al cielo) ma per poter essere presente con tutti nel mondo intero…Sì se uniti a lui non siamo orfani, non siamo soli, non ci è lecito disperare, continuare ad avere tanti sensi di colpa….ma vivere da figli, da figli amati e soprattutto in una famiglia che è la sua Chiesa.
E a proposito di questa pagina di Vangelo Papa Francesco ha detto, le riporto perché sono parole e pensieri molto belli e preziosi: “È proprio l’amore di Cristo, che lo Spirito Santo riversa nei nostri cuori, a compiere ogni giorno prodigi nella Chiesa e nel mondo. Sono tanti piccoli e grandi gesti che obbediscono al comandamento del Signore: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (cfr Gv 15,12). Gesti piccoli, di tutti i giorni, gesti di vicinanza a un anziano, a un bambino, a un ammalato, a una persona sola e in difficoltà, senza casa, senza lavoro, … Grazie alla forza di questa Parola di Cristo, ognuno di noi può farsi prossimo verso il fratello e la sorella che incontra. Gesti di vicinanza, di prossimità. In questi gesti si manifesta l’amore che Cristo ci ha insegnato.”
don Maurizio Qualizza
 

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